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SUL LAGO TRASIMENO. . . NATURA, POESIA E TANTO SCOUTISMO! |
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Tutta la valle in fiore,
sotto il bel sole d'or
lenta una barca a vela
porta con sé due cuor
è una vision d'amore
che in me fa rifiorire
il desiderio al cuore
di ritrovar l'amor....
Sul Lago Trasimeno
con te vorrei tornare
per ritrovar l'amore
l'amor che non ho più
sul lago e sulle vele
con te vorrei tornar
per ritrovar nei tuoi baci
le dolci illusioni che fanno sognar
e sussurrarti pian piano
amore mio t'amo e resta con me........
(vecchia canzone scritta
dal Fu Maestro Castellani, Passignanese).
CURIOSITA'
Il lago, sfoga le sue bizze gelando qua e là, ma, come racconta Alessandro Alfieri (nato il 1853 e morto il 1911, erudito di letteratura e storia) nel 1864 gelò completamente a soli 5 gradi centigradi sotto zero, ad onta di un fortissimo vento e poichè il fenomeno fu istantaneo, i cavalloni ghiacciati, dal 18 al 26 Gennaio, dettero l'illusione di una grande tempesta scolpita in una massa di vetro verdognolo e dovette essere uno spettacolo meraviglioso. Il Lago Trasiimeno ha geleto molte volte: quelle che si ricordano negli ultimi secoli, sono: 1767 - 1775 - 1864 - 1929 - 1956 - 1963 - 1985.
Sul nome del Lago, interessante è quanto riferisce l'abate Bartolomeo Borghi, il quale riprese alcune antiche teorie: Trasimeno era denominato un torrente della Lidia (piccola regione dell'Asia Minore occidentale, la cui capitale era Sardi. Secondo Erodoto, durante la dinastia degli Eraclidi, che regnò per cinque secoli a Sardi, ebbe luogo una grande carestia che colpì anche la regione della Lidia; divenendo sempre più insopportabile, diede origine all'emigrazione verso altri paesi. Regnando infatto il re Atys, figlio di Mayes, divisi i cittadini in due parti, sorteggiando una metà di essi per restare nel paese, l'altra per emigrare sotto il comando del suo figlio Tirreno, anche verso la penisola italica. Parte di queste popolazione, insediatasi sul monte a Nord del grande specchio d'acqua, per ricordare la propria terra d'origine, chiamò il lago "Trasimeno". Degna di curiosità è la leggenda della ninfa "Agilla" che, invaghitasi del re Trasimeno, figlio dell'etrusco re Turreno (dimorante in allora nel suo paese di suo nome Trasimeno situato nella vetta del monte sopra Tuoro ove tuttora se ne osservano i ruderi), lo trasse nel profondo delle acque in un conturbante amore.
Nobile e grande condottiero, Trasimeno non poteva morire per un comune incidente o per inesperienza, ma bensì per desiderio di forze soprannaturali che lo volevano accogliere nel loro mondo.
Da quel momento il lago, a ricordo di quel luttuoso avvenimento, fu chiamato con il nome del condottiero "Trasimeno".
La prima società di navigazione, nasce a Passignano nei primi anni del 1900 con il vapore "Concordia" che, oltre alle varie gite turistiche sul lago per ammirare le bellezze dei castelli rivieraschi, il 21 Giugno del 1907, portò anche la regina Margherita (moglie del Re d'Italia Umberto I, morto nell'attentato di Monza del 29 Luglio del 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci) accompagnata dall'instancabile Presidente della società di navigazione dottor Guglielmo Grifi, con il quale volle visitare per circa due ore e mezzo tutto il lago, manifestando vivissima compiacenza.
Il Lago Trasimeno è inoltre passato nell'immortalità della memoria storica per la celeberrima e tragica Battaglia del Trasimeno