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Come tutti voi sono stato profondamente colpito dall'attentato di Nassirya e dalla tristissima circostanza che due dei caduti, Alfonso Trincone e Marco Beci, fossero i papà rispettivamente di Vincenza e Martina, dei Gruppo Roma 2 e di Vittoria e Giacomo del Gruppo Pergola 1. L'Associazione, tutta, si è stretta attorno a queste famiglie e ha pregato con loro.
Significativo un commento riportato nella stampa «sono caduti proprio perché erano armati»; in queste parole tutto il senso del loro servizio e del loro sacrificio e di tutta la vile determinazione della violenza inumana che li ha colpiti. Penso non vi sia sfuggito lo spirito di unità e di amor patrio che, nei giorni successivi la strage, si respirava in tutta la Nazione. Uno spirito e un sentimento che sembravano relegati solo a particolarissimi momenti di euforia sportiva, si sono manifestati spontaneamente e diffusamente, come un fiume sotterraneo che finalmente trovava la possibilità di riemergere in tutta la sua freschezza e vitalità. |
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SERVIRE LA PATRIA |
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Credo che chi come noi, ha come impegno personale quello di servire la Patria, anche attraverso l'educazione dei giovani, debba sentirsi spronato a valorizzare le occasioni che vengono offerte dal metodo scout e a trovare le parole e le circostanze più adatte per motivare e testimoniare questo sentimento di appartenenza e di partecipazione che è l'amore per la propria patria. Ecco cosa ha scritto Anna Maria Feder *, allora giovane Capo Riparto AGI, nel carnet di una sua guida. «La patria è lo spirito di coloro che caddero, il dolore di coloro che furono feriti e di coloro che nelle angosce attesero invano, il soffio vitale e creatore di coloro che scolpirono, dipinsero, musicarono, il sudore e il frutto fecondo di coloro che nei campi, nelle officine, nelle scuole, nelle chiese piegarono istinto e passioni sotto il gioco della volontà e del dovere, è il sorriso dei prati, dei cieli, dei mari. La patria è la somma degli impulsi migliori: della bellezza, della libertà, del coraggio e della generosità, che giacciono nel cuore di ogni singolo individuo di una nazione. Cosa scrivere oggi nel carnet di un lupetto o di una coccinella? Di un esploratore o di una guida? Di un rover o di una scolta? Nevio |
* ANNA MARIA FEDER (Pesaro 04.08.1933, +Treviso 17.02.1987) pronuncia la sua promessa di guida nell'AGI nel 1946 a Foligno e nel 1947, trasferitasi con la famiglia a Treviso, fonda il primo nucleo di guide. Nel 1953 è Capo Riparto e svolgerà tale servizio per 12 anni. Dal 1955 entra a far parte della Squadriglia Nazionale Guide, è poi Incaricata Branca Guide del Veneto e dal 1968 al 1970 è Commissaria Nazionale Branca Guide. Nel 1974 è Presidente dell'Associazione Gruppi e Ceppi Scouts Cattolici Treviso.