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Le idee si dividono in due categorie: 2) idee fatte e cioè finite in sé stesse, dure rocciose, cristallizzate. I cosiddetti benpensanti le fanno passare di frodo sotto l'etichetta del buonsenso. Senonchè le idee fatte servono solo a colpire, rompere, distruggere, come le sassate. Lo scoutismo è nato da un uomo intelligente e contiene in sé non una ma molte idee forza. Perciò richiede l'adesione intelligente di anime generose, semplici, ancora aperte agli ideali di bene, bellezza, di amore ..... |
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ATTUALITA' DELLO SCOUTISMO di Giancarlo Chioini |
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Poco importerebbe se lo scoutismo e gli scouts fossero criticati da gente che non li conosce. Il peggio è che le critiche vengono da coloro che ne sono direttamente interessati e cioè scouts che ritengono di avere a sufficienza studiato lo scoutismo, mentre si sono limitati a grattarne la superficie. Una delle idee fatte è proprio questa: inattualità dello scoutismo. Le obiezioni che si fanno in genere sono queste: " i ragazzi di oggi non sono più quelli di ieri; quarant anni fa ci si accontentava di leggere i libri di Verne e di Salgari, ci si accontentava del giardino pubblico e delle scampagnate con la famiglia. Ormai la frenesia della velocità, la radio, la televisione, gli aerei a reazione, ecc.. hanno tolto ogni incantesimo alle terre lontane e misteriose. Il ragazzo moderno ben presto si accorge della inutilità di andare ad arrostire una bistecca al fuoco da campo, mentre ci sono cibi belli e pronti alla cucina materna e davanti alla corrente dei coetanei che vanno al cinema, ai dancing, ecc.., considera forse scomoda la disciplina e la via degli scouts. Poi non è forse ridicolo atteggiarsi a cowboys, ad avventurieri in un paesaggio irto di ciminiere e vibrante di centrali elettriche e di aerei a reazione? Bisogna uscir presto dalle fantasie dell'infanzia ed abbandonare i bambineschi calzoni per uniformarsi alle eleganze virili". Così parlano i cosidetti scouts! Ma poichè si parla tra Capi, rovers e Scolte c'è qualcosa di più da aggiungere: non è forse vero che la divisa scout ha un suo particolare valore in rapporto all'osservanza del X articolo della Legge Scout? Un giovane in divisa scout può prendersi qualcuna delle licenze erotiche divenute spettacolo normale? Evidentemente la divisa esige un contegno, un rispetto di sé stesso e del prossimo in pieno contrasto con la sessualità della vita quotidiana. Eccitare sentimenti, istinti per sconvolgere gli animi è oggi una industria. Ecco le tristi realtà di cui tener conto per misurare le difficoltà che si oppongono allo scoutismo come disciplina e come sistema di vita. Si potrebbero aggiungere altri particolari a tale quadro, ma la conclusione a cui i cosiddetti benpensanti scouts sarebbe questa: l'ambiente moderno non si confà più alla accettazione ed all'esercizio dell'ideale scout da parte dei giovani. Ma B.P. non aveva ideato lo Scoutismo proprio come medicina ai mali che la vita sociale propagava ai ragazzi del suo tempo? Ora tra le forze negative dalle quali B.P. tentava di difendere i ragazzi c'è senza dubbio differenza di intensità e di molteplicità, ma in fondo rimangono sempre le stesse, così che lo scoutismo non può aver perduto il suo valore per il semplice fatto che la psicologia e quindi la natura dei giovani non cambia col valore dei climi morali, economici ecc... Mutano forse i bisogni fondamentali del ragazzo, mangiare, muoversi, ridere e crescere conquistando il suo mondo? Muta forse il tipo dell'attività naturale del ragazzo per soddisfare i suoi bisogni fondamentali? No, il lavoro tipico attraverso il quale il ragazzo fa esperienza di sé stesso e della vita in tutti i suoi rapporti è il gioco e tale rimane anche se variano i mezzi e l'ambiente. Come rispondere quindi a coloro che dichiarano inattuale lo scoutismo rispetto ai tempi? Qualsiasi forma possa assumere nel tempo e nella pratica la vita individuale e sociale, l'uomo, per affrontare le difficoltà avrà sempre bisogno di una attrezzatura morale (condotta), intellettuale (cultura) e tecnica (lavoro). Coraggio, pazienza, capacità di osservazione, senso di ordine, spirito di collaborazione, generosità e qualsiasi altra virtù sono immutevoli come contenuto e come fine. Come educarci alla collaborazione senza farne esperienze adatte alle diverse età? Come diventare paziente e tollerante senza un adeguato esercizio ed una ginnastica di sforzi rivolti a tale fine? Ma lo scoutismo non è stato universalmente riconosciuto come il migliore dei sistemi per una ginnastica proprio per la sua aderenza alla psicologia dei giovani? Così è dimostrata la domanda. Come rispondere a coloro che ritengono lo scoutismo inattuale rispetto alla psicologia del ragazzo moderno? Costoro equivocano. Gli atteggiamenti del ragazzo contemporaneo non dipendono da un cambiamento della sua naturale forma psichica, ma dalle sue necessarie relazioni alle mutate condizioni ambientali. Come tutti gli uomini, il fanciullo reagisce al mondo esterno o con adattamenti o con ripulsioni o con sviluppi: stabilisce, insomma, con i fattori della vita che lo circondano rapporti nuovi, quando detti fattori siano nuovi o comunque diversi da quali ai quali dovettero reagire le precedenti generazioni. Ciò non toglie che i valori base della sua natura restino quelli che sono sempre stati e, salvo il variare del loro grado di intensità, continuino sempre a chiamarsi con gli antichi nomi di SENSIBILITA', PERCETTIBILITA', ATTENZIONE, MEMORIA, INDUZIONE, DEDUZIONE, VOLONTA', ecc.. W.B. Giancarlo Chioini
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